Sai cosa ti fa stare bene?

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Sai cosa ti fa stare bene?

 

 Questa mattina, cercando una vecchia mail, ne ho trovata un’altra di cui avevo proprio rimosso il contenuto.

Commentavo una frase detta durante un incontro di bookcoaching di gruppo di qualche anno fa, quando una partecipante aveva affermato:

Faccio tante cose perché mi piace,
ma fare tante cose mi stanca
e non mi dà piena soddisfazione
.

Avevo provato a suddividere il periodo in singole frasi e ho fatto corrispondere ogni affermazione a una lettera diversa:

Faccio tante cose (A)
perché mi piace (B),
ma fare tante cose (A)
mi stanca e non mi dà piena soddisfazione (C).

 Quindi, forzando un po’ la mano, ho fatto corrispondere l’affermazione A (Faccio/fare tante cose) con l’affermazione B (mi piace) e l’affermazione A (Faccio/fare tante cose) con l’affermazione C (mi stanca e non mi dà piena soddisfazione).

A = B

A = C

Dopodiché adattando all’esempio la proprietà transitiva per cui se A = B e A = C, allora B = C, ho evidenziato che:

  mi piace (affermazione B) =
mi stanca e non mi dà piena soddisfazione (affermazione C)

 Partendo da questo, ho chiesto al gruppo intero, me compresa: quale è la nostra definizione di Piacere? Cosa è che ci porta piacere? Cosa è che ci fa sentire bene?

 Rispondendo a queste domande, probabilmente sarà meno difficile fare una scelta!

 Scelta intesa come valore aggiunto che io dò alla mia vita, di soddisfazione e di appagamento, e non come obbligo di privazione di qualcosa.

 Faccio un esempio: Io oggi pranzo con un gelato. Le interpretazione di questa scelta possono essere due:

 1) io oggi mi privo di starmene al caldo a casa, seduta comoda a una tavola apparecchiata, e mi privo del piacere di mangiare un pranzo caldo e completo ecc.

 oppure:

 2) io oggi scelgo di approfittare di questa giornata di sole, per quanto fredda, per fare qualcosa di diverso: pranzare con un gelato a gennaio, pregustando la primavera che prima o poi arriverà e passeggiando al parco respirando aria buona, apprezzando i colori dell’ambiente e i suoni della natura e, se capita, scambiare quattro chiacchiere con qualcuno che incontrerò, ecc.

  Il fatto non cambia perché in entrambi i casi Io oggi pranzo con un gelato.

 Ma l’atteggiamento con cui io affronto il fatto cambia totalmente il senso della mia giornata e, in generale, della mia vita.

 Soprattutto nel momento in cui io sto scegliendo di mangiare un gelato a pranzo a gennaio!

 Se fossi costretta a pranzare con un gelato a gennaio, potrebbe essere legittima anche la prima reazione di privazione di una comodità.

 Ma percepire disagio in una scelta compiuta da me,
non obbligata da agenti esterni o di causa di forza maggiore,
mi porterebbe a chiedermi
per quale motivo mi ostino a scegliere qualcosa
che non mi fa stare bene
.

 Quindi la domanda di oggi è: cosa ci procura piacere e benessere?

 

 

 

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