“Chello che è stato è stato, basta! Ricomincio da tre!”
“Da zero”.
“Ah?”
“Da zero. Ricomincio da zero”.
“Nossignore, ricomincio da tre. Cioè tre cose me so riuscite dint’ ‘a vita, pecché aggia perdere pure cheste? Che devo ricominciare da zero… da tre!”
Probabilmente hai riconosciuto questo straordinario dialogo tra Massimo Troisi e Lello Arena nel famoso film Ricomincio da tre, al quale mi sono ispirata per creare un nuovo ciclo di coaching, breve ma ti garantisco fortemente incisivo.
Quando si ha la sensazione che qualcosa non giri per il verso giusto, la tendenza spesso è quella di desiderare cambiamenti radicali, tanti e tutti da attuare in contemporanea, perché “volere è potere” e “se lo puoi sognare lo puoi fare”…, e allora si aprono le danze di tutte le fantasmagoriche tecniche per migliorare le proprie performance.
Non dico che siano tecniche scorrette (non tutte quantomeno), ma è scorretto il modo in cui si approcciano tali tecniche: con la fede cieca nel miracolo che quella tecnica apporterà alla propria vita, perché così ci è stato riferito da chi l’ha provata prima di noi.
Se ha funzionato per loro, perché non dovrebbe funzionare per me? Se voglio, posso; se lo posso sognare lo posso fare…
Ammessa la buona fede di chi racconta stravolgimenti epocali nella propria vita (può essere, perché no?), il fatto che una determinata tecnica abbia funzionato per qualcuno non porta con sé la generalizzazione che questa vada bene per tutti: così come non tutte le medicine curano gli stessi malanni, non tutte le diete sono utili per tutti i corpi, non tutti i metodi di studio sono efficaci per tutte le teste, non tutti i sistemi educativi si possono adattare a tutti i bimbi, e via dicendo.
L’altro giorno lavoravo con una coachee, donna molto intelligente e curiosa, creativa oltre che pragmatica, la quale, alle miriadi di attività che già svolge con profitto, ne vorrebbe aggiungere un’altra che sarebbe frutto della sua competenza e oggetto di suo grande interesse: un progetto tutto suo, che peraltro io trovo particolarmente intrigante, e che potrebbe suscitare il coinvolgimento di molte persone anche per il taglio trasversale con il quale lei lo svilupperebbe.
Siamo su questo progetto da tempo e, benché lei abbia tutto il materiale in testa, non riesce a dargli una forma utile per comunicarlo e condividerlo all’esterno. E non riesce a farlo non per incapacità, che di abilità lei ne ha da vendere, ma perché è un lavoro che necessita di tempo e concentrazione, specialmente per prendere il volo e lei, per come al momento è organizzata la sua vita, di tempo ne può dedicare poco.
Vedo il suo dispiacere di fronte all’eventualità di dover nuovamente accantonare il progetto, mi accodo a lei in queste emozioni e una soluzione gliela propongo: anziché voler fare i salti mortali per realizzare qualcosa di totalmente ex novo, che di fatto al momento non riesce a fare con tutto il seguito di senso di colpa e frustrazione, la invito a perseguire un’altra strada, ossia fare sinergia tra quello che già fa (e sa fare molto bene e ne ho le prove tangibili!) e quello che di nuovo vuole realizzare.
Insomma, perché mai voler ricominciare da zero quando puoi ricominciare da tre?
Spesso alcune persone non portano a termine i propri progetti perché sin dall’inizio hanno programmato tutti i passi da fare, dal primo all’ultimo, e non prevedono che qualcosa possa mettersi di intralcio: e cosa fanno? Si ostinano a trovare soluzioni per superare quell’ostacolo, spendendo tempo ed energia, con il rischio di fermarsi a tempo indetereminato se non peggio di tornarsene indietro; quando poi magari riescono a scavalcare la barriera, l’entusiasmo per la meta raggiunta è svanito, perché oggettivamente la fatica è stata eccessiva rispetto al risultato ottenuto.
Oppure accade di porsi obiettivi troppo grandi, come arrivare dall’altra parte della montagna, senza fare i conti con le risorse già presenti, e si attende il momento giusto che quelle risorse si moltiplichino.
Il tempo passa con il pensiero fisso all’ostacolo da superare (come posso raggiungere la cima della montagna per poi ridiscendere?), a volte attendendo il famoso miracolo che cali dal cielo, a volte dannandosi l’esistenza per allenarsi e recuperare quelle risorse.
E non si accorgono che magari, da lì a pochi passi, c’è una galleria…
Ancora una volta, vogliono ricominciare da zero, mentre basterebbe ricominciare da tre!
Ricomincio da tre è un percorso, senza troppi fronzoli, che ho ideato in modo tale da offrirti gli strumenti pratici per riconoscere quali sono le tre cose che ti sono riuscite nella vita e da lì partire per andare avanti.
Troppo concentrati sul punto di arrivo a volte non ci si sofferma sul considerare da dove si sta partendo e se ci sono tutte le condizioni necessarie per arrivare dove si vuole andare.
Questo percorso si svilupperà in 3 sessioni individuali (di persona o in videoconferenza) di 90 minuti ciascuna a cadenza bisettimanale, durante le quali ti garantisco che otterrai una visione molto più chiara della tua posizione attuale e stabilirai la linea di partenza da cui avviare il tuo sprint.
Tutto andrà più in scioltezza, credimi.
Non ti prometto, illusoriamente, di portarti dalle stalle alle stelle, ma ti assicuro che in queste 3 sessioni le stalle ti appariranno più confortevoli e le stelle più a portata di mano.
3 incontri ti sembrano pochi perché ciò avvenga? Prova e garantisco che ne troverai giovamento, così come è accaduto ad altre persone prima di te!
Scrivimi, se vuoi avere un primo colloquio per me per sapere se questo percorso può fare per te e poi potrai scegliere liberamente!